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 Dintorni

Il paesaggio incontaminato nei dintorni di Nurazzolas presenta tracce della presenza dell'uomo nel corso dei secoli. Villaputzu e i paesi limitrofi dispongono infatti di un notevole patrimonio storico e culturale: dal pozzo sacro Is Pirois alla chiesa romanica di San Nicola fatta costruire dai Pisani nel XII secolo sulla riva di Flumini Durci.

 

Chiesa di San Nicola

​La chiesetta di San Nicola fu edificata con ogni probabilità nel primo o secondo decennio del XIII secolo, a opera dei Pisani, ai piedi del Monte del Castello di Quirra. Essa rappresenta l’unico esempio in Sardegna di costruzione romanica realizzata in mattoni rossi. A navata unica, la chiesa, semplice e raffinata nel suo aspetto, ha pianta rettangolare con abside a pianta semicircolare.

La facciata presenta un portale con arco a tutto sesto, ed è ornata così come i fianchi dell’edificio, da una sequenza di archetti pensili, la sommità è sormontata da un campanile a vela con luce ogivale.

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Il Castello di Quirra

​Nelle vicinanze troviamo le rovine del Castello di Quirra, per lungo tempo residenza dei Carroz, signori del grande feudo. L’area del castello venne utilizzata fin dal paleolitico, localizzata sopra un monte alto 296 metri, garantiva una posizione dominante e strategica. In alcune aree, nelle vicinanze del castello, sono state ritrovate numerose cavità, in cui sono stati rinvenuti resti di insediamenti umani risalenti al paleolitico e al neolitico antico.

Il Castello di Quirra, fu edificato nel periodo antecedente il 1296-97, dai Giudici di Cagliari, e proprio a causa della sua importanza politica, militare ed economica, il castello subì numerosi assedi. Avere il controllo del Castello di Quirra, significava avere il controllo non solo della costa, ma anche delle ricche miniere situate all’interno.

Tra le tante storie e leggende degne di nota che riguardano il Castello di Quirra vi sono sicuramente quelle che riguardano le due signore più note della famiglia Carroz: Eleonora e Violante.

La prima narra che Berengario Carroz che essendosi innamorato perdutamente di Donna Eleonora Manriquez, cugina della regina d’Aragona, fece uccidere la moglie nel castello accusandola falsamente di tradimento.

La seconda leggenda ha come sfondo invece, il percorso che erano soliti seguire i Carroz, per andare al proprio palazzo di Ales; la leggenda vuole che un conte di Mandas, anch’egli perdutamente innamorato della figlia di un conte di Quirra l’avesse chiesta in sposa pur sapendo di non essere corrisposto. La giovane donna allora, forse per scoraggiare il conte gli promise che lo avrebbe sposato se costui fosse andato a prelevarla attraverso questo tragitto su una carrozza trainata da 4 cavalli bianchi; la figlia del conte, che conosceva il tragitto, noto oggi come “Sa Scala de Sa Contissa” il quale collegava il castello all’altopiano del Monte Cardiga, sapeva anche che era praticamente impossibile che il conte ci potesse riuscire, vista la larghezza irrisoria e l’elevata pendenza della “scala”. Il conte malgrado tutto riuscì nel suo intento e la giovane donna dovette acconsentire a partire con lui, ma quando il cocchio arrivò nuovamente alla “scala”, il cuore della giovane donna non resistette alla sofferenza portata dalla partenza e morì tra le braccia del suo spasimante.

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La Torre di Murtas

A poca distanza dal castello, verso il mare, sorge la Torre di Murtas che faceva parte del sistema difensivo costiero nel quale erano comprese le altre torri di San Lorenzo e Turri Motta. La torre presenta la caratteristica forma tronco conica con diverse aperture e volta a cupola. La torre di Murtas è raggiungibile percorrendo una stretta strada in salita fra la vegetazione. La Spiaggia di Murtas, su cui affaccia la torre, si trova in una zona militare, cosa che la rende liberamente accessibile solo nei mesi estivi dell’anno.

 

La miniera di Baccu Locci

Lungo la strada 125, poco prima del ponte sul Rio Corr`e Cerbu, dopo circa sette chilometri di strada sterrata percorribile anche in automobile, arriviamo alla miniera dismessa di Baccu Locci, ora diventato bacino di cultura riconosciuto dall`UNESCO. La miniera di Baccu Locci rappresenta un esempio emblematico di architettura classica mineraria in Sardegna, risalente ai primi del Novecento. Il villaggio  è inserito in un contesto paesaggistico-ambientale di straordinaria bellezza, caratterizzato dalla presenza di profonde valli, in cui prevale una vegetazione a macchia tipicamente mediterranea. Il complesso minerario, che rimase in attività fino al 1965 per l’estrazione dell’arsenopirite, comprende circa trenta edifici di epoca storica ed una ricca dotazione di rari impianti industriali per l’estrazione del minerale. Quali elementi fortemente attrattivi del luogo, vanno menzionati: l’ex laveria ed il piccolo bacino artificiale creato per l’invaso delle acque e localizzato al di sotto dei selvaggi versanti a picco dell’Altopiano Cardiga.

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Porto Corallo

La località di Porto Corallo presenta una costa quanto mai varia per la presenza di un lungo arenile interrotto solo dalla foce del Flumendosa e di numerose insenature tra gli scogli, dove fino a qualche tempo fa era possibile raccogliere frammenti di corallo.
Recentemente è stato costruito un porto attrezzato per accogliere natanti di piccole e medie dimensioni.

Nella piccola collina che domina il porticciolo turistico, nel 1592 iniziarono i lavori per la costruzione della torre antibarbaresca, tuttora accessibile,  offre al visitatore un panorama indimenticabile di tutta la costa.

Di forma cilindrica e di dimensioni notevoli, sorge a circa 15 metri sul livello del mare, ed è in contatto visivo con le torri situate a nord, quella di monte Arrubiu e a sud quella delle Saline e quella di Capoferrato.

Con i suoi 14 metri d’altezza e gli oltre 30 di circonferenza, permetteva di controllare il delta del Flumendosa e il porto commerciale che veniva utilizzato per il traffico dei minerali provenienti dalle miniere all’interno e del corallo riccamente presente nella zona.



Grazie alla sua posizione geograficamente favorevole, Nurazzolas è vicino ai maggiori centri turistici della costa orientale della Sardegna:

•     Villasimius 
•     Costa Rei
•     Barisardo 
•     Arbatax
•     Santa Maria Navarrese
•     Cala Gonone
•     Dorgali

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